Caro collega,
in questi anni abbiamo sviluppato BEdita un CMS completo ma anche un framework per lo sviluppo di nuove applicazioni di gestione e pubblicazione di contenuti; con esso abbiamo consolidato le attività e l’esperienza espressi in oltre dieci anni di lavoro nei settori di tecnologia e comunicazione.
A questo punto del lavoro abbiamo deciso di lanciare una sfida e verificare se esistono le condizioni per la condivisone strategica di BEdita, se questa condivisone può far crescere il livello qualitativo, creare valore e competivittà, aprendoci al confronto con mercati più vasti. Ci farebbe piacere poter condividere con te queste riflessioni pertanto ti invitiamo a raggiungerci alla presentazione di BEdita che si terrà in Biblioteca Salaborsa.
6 semplici ragioni che rendono vantaggioso condividere BEdita
1) La qualità del software.
All’aumentare del numero di sviluppatori e delle attenzioni dei soggetti produttivi coinvolti, aumentano qualità e affidabilità del software; una base ampia di collaborazione apporta idee e stimola il confronto, con il risultato che ognuno possa offrire il meglio ai propri committenti.
2) La libertà del cliente.
La collaborazione all’interno di standard consolidati e la condivisione dei medesimi strumenti, da certo al cliente libertà e maggiori garanzie sul lungo periodo; ma più in generale aumentano le possibilità di interoperabilità dei servizi e il cliente può usare il proprio applicativo e i propri dati con più fornitori.
3) La libertà DAL cliente.
È certo un tipo di emancipazione meno ovvia e a cui spesso non si pensa: è una libertà per NOI, la libertà di poter trasferire o condividere un cliente del tutto o in parte, perché non è schiavo del sistema applicativo di cui è stato dotato.
4) La collaborazione e i trasferimenti di know-how tra aziende.
Per la complessità che hanno raggiunto le applicazioni di gestione dell’informazione, solo attraverso l’uso di un framework comune è possibile realizzare progetti di elevata qualità e ampie dimensioni. In uno scenario collaborativo, sarebbe possibile ricorrere ad una “rete di aiuto” in presenza di deadline impossibili, carichi improvvisi o nuovi progetti a prima vista smisurati.
5) Il valore del personale e della formazione.
Una piattaforma tecnologica comune, consolidata nel tempo, ci consentirebbe affrontare la formazione di operatori, studenti o fornitori freelance in un ottica di continuità: il valore del know-how che essi acquisiscono può solo crescere, con la conseguenza di maggiori opportunità per loro di collaborazioni sul territorio e di guadagni.
6) La competitività nazionale e internazionale, il valore di 'fare sistema'.
Un uso ragionato degli standard nella piattaforma comune può fornire il supporto a quelle logiche consortili o anche di associazione temporanea di impresa e/o scopo necessari a “fare gruppo” in situazioni (gare, concorsi internazionali) in cui la dimensione del gruppo proponente e la base del personale a disposizione è discriminante.
Alcune obiezioni:
1) OK, è una buona idea, ma io ho già un CMS, perché non facciamo la stessa cosa con il mio?
Purtroppo fino ad ora nessun altro soggetto produttivo che lavori su questo territorio ha mai presentato a noi o altri un progetto di condivisione con gli obiettivi elencati, oppure un semplice incontro per fare sistema, o infine ci ha proposto un framework “open source” pronto per essere utilizzato in produzione, nel quale la maggior parte del lavoro fosse già stata fatta. Ora noi abbiamo l’occasione di farlo con i nostri strumenti, ma ci sarebbe certo interessato se l'avesse fatto qualcun altro.
Inoltre ad oggi non conosciamo un altro framework o un CMS che fornisca tutto quello che BEdita già fornisce out-of-the-box.
2) OK. Ma perché sviluppare un progetto nuovo e non usare tutti quanti un CMS aperto tra quelli già famosi, cose tipo WordPress, Joomla, Drupal, ecc…?
Può forse apparire un’affermazione audace, ma a nostro parere le potenzialità di BEdita nel costruire progetti complessi 'su misura' sono maggiori. Non possiamo qui dilungarci in dettagli tecnici: avremo modo di presentare a tutti come l’architettura a oggetti di BEdita sia sufficientemente astratta per gestire qualsiasi tipo di contenuto, qualunque sia il sistema di relazioni che tra i contenuti intercorre e comunque si voglia organizzare e costruire struttura sopra essi.
3) Ma noi *vogliamo* legare il cliente, non liberarlo!
Il mercato tecnologico, in continua veloce evoluzione ha dimostrato più volte come questa logica possa portare benefici solo sul breve periodo: mentre si è costretti sovente a mediazioni sul piano della qualità. Il parossismo qualitativo e quantitativo esibito dal mercato nei modelli di confronto conduce in breve alla disaffezione del cliente.
Martedì 3 novembre 2009 ore 15.00
Auditorium Enzo Biagi
Biblioteca Salaborsa
Piazza del Nettuno Bologna
www.bedita.com
www.chialab.it
www.channelweb.it
www.bibliotecasalaborsa.it